Nato ad Urbino tra il 1528 e il 1535, appartenente ad una famiglia di pittori, è istruito nell’architettura, geometria e prospettiva dallo zio Bartolomeo Genga, architetto.
Grandemente dotato e per questo molto richiesto è un artista prolifico, nonostante che le sue condizioni di salute gli permettano di lavorare poche ore al giorno. Travagli di stomaco, vomito, insonnia, incubi notturni lo distolgono non solo dal lavoro, ma anche dal riposo, dall’ozio, dai divertimenti.
Ciò nonostante il Barocci raggiunge la rispettabile età di settantasette anni, tanto da far sospettare la natura nevrotica e psicosomatica dei suoi malanni. La sua morte, nel 1612, avviene in sospetto di avvelenamento da parte di colleghi invidiosi.
(4 aprile 2019)
Fonti:
Rudolf e Margot Wittkower, Nati sotto Saturno La figura dell’artista dall’antichità alla Rivoluzione francese, Einaudi, Torino, 2016
Federico Barocci, Wikipedia, 4 aprile 2019
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