Nel secolo XIV la borghesia in ascesa subentra nelle principali città italiane ed europee alla vecchia aristocrazia in fatto di ricchezza e potere politico, gareggiando con essa in quanto al prestigio sociale e aspirando ad uno stile di vita culturalmente più raffinato, con la richiesta sempre maggiore dell’opera degli artisti.
Questo vale soprattutto nelle Fiandre, uno dei massimi centri commerciali del Medioevo e del Rinascimento, dove la ricca borghesia viene ulteriormente favorita e legittimata con l’insorgere della Riforma protestante e con l’esaltazione del lavoro e del successo economico, segni entrambi della benevolenza divina, come da lettura della predestinazione luterana e dell’etica calvinista.
Per tutta la prima metà del secolo XV questo nuovo protagonismo si orienta prevalentemente su iniziative di carattere civico e religioso, con la costruzione di chiese e cappelle, quale atto d’orgoglio personale e familiare, ma anche “statale”.
Nella seconda metà del Quattrocento cominciano ad essere costruite, su iniziativa di potenti famiglie, residenze sontuose, sia palazzi cittadini che ville di campagna. Tutto questo si accompagna alla bramosia del lusso e all’avido collezionismo, per il piacere procurato dagli oggetti d’arte di qualità e d’autore.
Nasce un nuovo ceto di committenti, fatto di ricchi borghesi o nobili d’origine borghese, spiccatamente individualista, di spirito libero e intraprendente, incline al progresso e all’emulazione, che contribuisce all’emancipazione degli artisti dalle corporazioni, li riconosce come loro pari sul piano sociale e tollera la loro ammissione alle cariche pubbliche. Accettando i’invenzione, la fantasia, la libertà creativa degli artisti la committenza cambia specularmente di natura, aprendo la strada al mecenatismo.
(10 aprile 2019)
Fonti:
Rudolf e Margot Wittkower, Nati sotto Saturno La figura dell’artista dall’antichità alla Rivoluzione francese, Einaudi, Torino, 2016
La storia dell’arte raccontata da Philippe Daverio, Rubens, Rembrandt e il Seicento nei Paesi Bassi, Milano, RCS MediaGroup, 2019
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