Annibale Carracci

1.

Nasce a Bologna nel 1560. Appena ventenne si unisce al fratello Agostino e al cugino Ludovico, più anziano di entrambi, per fondare uno studio comune che presto diventa una scuola famosa, chiamata Accademia dei Desiderosi e successivamente Accademia degli Incamminati. Non una accademia ufficiale, ma di fatto una scuola/bottega privata, un centro di giovani pittori dì avanguardia e una rilevante fucina di talenti.

Il sodalizio con il fratello e il cugino, anche loro dotatissimi pittori, ha un peso rilevante nella carriera di Annibale, almeno nella fase iniziale a Bologna, dove collabora con i parenti in opere collettive, come la decorazione nel 1584 di Palazzo Fava, con il ciclo pittorico delle Storie di Giove ed Europa e delle Storie di Giasone e Medea

2.

Nel 1595 il cardinale principe Odoardo Farnese lo chiama a Roma per decorare una parte del palazzo di famiglia, dove Annibale crea uno dei più importanti e ammirati cicli d’affreschi d’Europa. Il pagamento e le regalie del cardinale deludono le aspettative del pittore, tanto da essere l’elemento scatenante di una crisi depressiva assai grave che si manifesta nel 1605, sicuramente latente da tempo, a cui non segue una vera e propria guarigione, ma solo l’attenuarsi dei sintomi più gravi, anche se il suo perdurare non lascia tracce evidenti di conflitti o lacerazioni nelle poche opere eseguite in questo periodo. 

Al ritorno di un viaggio a Napoli, nel 1609, colpito da febbre altissima, cessa di vivere. Vengono chiamati in causa presunti disordini amorosi, tipici una vita considerata dissoluta e peccaminosa, più presumibilmente uno stato di profonda sofferenza mentale, la quale comunque non provoca mai un allentamento delle sue facoltà creative e non fa venir meno l’equilibrio e la compostezza nelle sue opere.

(4 aprile 2019)

Fonti:

Rudolf e Margot Wittkower, Nati sotto Saturno La figura dell’artista dall’antichità alla Rivoluzione francese, Einaudi, Torino, 2016

Annibale Carracci, Wikipedia, 4 aprile 2019

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