6 novembre 2020 Per chi suona la campana

Non male per un paese che si considera ed è considerato la migliore democrazia del pianeta non conoscere, a oltre quattro giorni dalle elezioni presidenziali, ancora l’esito di tali elezioni.
Non male per un paese che si considera ed è considerato un modello di riferimento per moralità, efficienza e correttezza offrire un dibattitto politico pubblico tra i candidati basato sulle offese personali, gli insulti e gli anatemi.
Non male per un paese che si candida ed è candidato a guidare il mondo conosciuto e quello sconosciuto rivelarsi privo di qualsiasi autorità morale, culturale e politica, tanto da calpestare i principi elementari di convivenza civile, di inclusione sociale, di unità e solidarietà.
Si ha l’impressione che gli USA abbiano toccato il fondo della loro credibilità e autorevolezza e con loro rischia di farlo tutto il mondo occidentale.
Non si tratta di essere sovranisti o nazionalisti, di essere negazionisti o riduzionisti rispetto alla pandemia da Covid 19 o al riscaldamento del pianeta, di privilegiare l’economia rispetto alla salute pubblica, qui è in ballo l’efficienza e l’efficacia della democrazia, la credibilità del suffragio universale, l’autorità delle istituzioni pubbliche.
Nelle elezioni presidenziali statunitensi si sta facendo strame di tutto questo, con conseguenze tragiche in tutto il mondo, annichilito e impotente già rispetto alla pandemia e ora alle prese con una crisi evidente del modello di rappresentanza politica e di rappresentazione culturale e sociale.
Non basterà la vittoria di Joe Biden, ammesso che venga eletto, la fuoriuscita politica di Donald Trump, ammesso che lasci spontaneamente la Casa Bianca, perché anni di odio, di intolleranza, di demonizzazione dell’avversario hanno lasciato il segno e non solo negli USA. Non è il solo paese occidentale ad essere profondamente diviso e divisivo, ad essere in affanno sul piano economico e finanziario, a rivelare una crisi dei propri valori di riferimento e dei propri modelli istituzionali. Lo è anche l’Europa e lo è anche l’Italia.
La campana suona anche per noi. 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*