27 marzo 2020 La pentola a pressione

Il persistere e il dilagare della pandemia con alti livelli di contagiosità e letalità sta gettando un’ombra funesta sul dopo coronavirus in Italia, prefigurando una situazione tipo Grecia. Non per l’intervento della “troika” a far rispettare contratti e norme europee, ma per la sola e semplice sopravvivenza dello Stato in quanto tale. L’Europa è infatti evaporata, incapace non solo di impostare tempestivamente un piano comune di fronte al virus, ma di produrre scelte politiche continentali di prevenzione e previsione che non fossero frammentate e occasionali, rivelandosi per quello che non si voleva che fosse: una espressione geografica. Così ogni stato europeo dovrà impostare autonomamente, secondo le proprie risorse, misure in campo sociale ed economico per sopravvivere ad una crisi senza precedenti, che sta mettendo in discussione interi segmenti produttivi, intere filiere commerciali e la sostenibilità del sistema di welfare. Per l’Italia tali misure non potranno che essere, come in Grecia, “lacrime e sangue”, per la fragilità del sistema produttivo, messo già a dura prova dal trauma finanziario del 2007-2008.
Ad emergenza finita avremo risorse sufficienti per mantenere l’efficienza del nostro Servizio Sanitario Nazionale, che pur frammentato e depauperato, sta reggendo l’urto della pandemia?
Ci saranno le risorse per sostenere il nostro sistema pensionistico e le nostre politiche dei redditi, che hanno permesso al ceto medio italiano di sopravvivere fino ad oggi?
Troveremo le risorse per sostenere un tessuto commerciale, vero e proprio presidio sociale nelle comunità locali, già a rischio di fallimento dopo l’esplosione incontrollata della grande distribuzione,?
O dovremo ricorrere al taglio di servizi pubblici, alla drastica decurtazione di stipendi e pensioni, alla tassazione di ogni forma di reddito, soprattutto se dichiarato?
L’emergenza coronavirus sta mettendo in sottordine queste domande e derubrica le possibili risposte. Ma saranno il banco di prova di chi ci governa, di chi è all’opposizione, di chi si prepara a governarci.
La pentola sarà ancora in ebollizione.

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