Tarcisio Ghezzi vicesovrintendente della Polizia di Stato di Milano

“Tu stalle vicina, eh!” dice Ghezzi con fare paterno, anche se figli non ne ha, ma pensa sempre che i figli delle vittime siano un pò anche figli suoi.
Follia maggiore, Sellerio, 2018, pag. 59

Allora si siede, si arma di santa pazienza e comincia il suo lavoro di intagliatore di dubbi, la cosa che sa fare meglio, mettere in fila le cose.
Follia maggiore, Sellerio, 2018, pag.62

“Rosa, io ce l’ho un paio di scarpe vecchie?”
“Tu hai solo scarpe vecchie, Tarcisio…vai in giro vestito come un barbone, se non te le compro io le cose da mettere…”
Follia maggiore, Sellerio, 2018, pag. 74

Ghezzi è un vecchio del mestiere, uno che sa il fatto suo, se è ancora vicesovrintendente è solo perchè sta sul cazzo a Gregori e ha qualche problema con le gerarchie, ma è uno che chiude i casi, che non molla.
Torto marcio, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 29

Giusto, pensa Ghezzi. Lui è uno che ama lavorare da solo, e Carella lo sa. Anche Carella è uno che ha i suoi metodi, e Ghezzi lo sa. Quindi ora il problema è di avere due mufloni nella stessa stalla, e tutti e due sanno che non deve finire a cornate.
Torto marcio, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 55

Ma Tarcisio Ghezzi, vicesovrintendente della Polizia di Stato in licenza di convalescenza, seduto su un divano marrone sformato dagli anni, non se ne cura. Davanti a sè,  su un tavolino in vetro e metallo dal design così vecchio da sembrare modernariato, ha tutta una pila di scartoffie che deve firmare.
Di rabbia e di vento, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 131

Nessuno domanda cosa ci fa vestito così: tutti i presenti conoscono il vicesovrintendente Ghezzi, sanno delle due missioni sotto copertura e se si stanno chiedendo su cosa indagava travestito da capotreno alla stazione di Porta Garibaldi, che è lì vicino, non lo danno a vedere.
Dove sei stanotte, Sellerio, Palermo, 2017, pag.91

Tutto si può dire del vicesovrintendente Ghezzi, tranne che non sappia come va il mondo. Che gli piaccia è un’altra faccenda, ma come funziona lo sa bene.
Dove sei stanotte, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 197

“Ma come, Ghezzi. Proprio lei! Proprio lei che è il re delle missioni sotto copertura, proprio lei che tutti stimano, qui dentro, per le sue intuizioni…lo ha detto anche lei, si ricorda? Il cervello lavora, i muscoli fanno solo casino…ricorda?”.
Dove sei stanotte, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 200

Ora il vicesovrintendente Ghezzi si guarda allo specchio. Se li vede tutti in faccia, gli anni che ha, e se deve essere sincero ce n’è anche qualcuno in più. Chissà, forse è il momento di arrendersi, di stare dietro una scrivania e far galoppare gli altri.
Dove sei stanotte, Sellerio, Palermo, 2017, pag. 243

Si sente più leggero. E’ che il cattivo umore è contagioso, e quando riesci a passarlo a qualcuno il tuo sembre meno pesante.
Dove sei stanotte, Sellerio, Palermo, 2017, pag.247

Servire e proteggere. Prendere i cattivi, difendere i cittadini bravi, quelli che rigano dritto. Per lui non è solo un lavoro, è una specie di dovere civile. Ha visto il sangue, i morti, il dolore… Per Tarcisio Ghezzi, sovrintendente di polizia, beccare gli stronzi è una specie di ristabilimento dell’ordine della fila.
I tempi nuovi, Sellerio, Palermo, 2019, pag. 181

Autore:

Alessandro Robecchi
Nato a Milano nel 1960, giornalista, autore televisivo, scrittore.

Opere consultate:

Torto marcio, Sellerio, Palermo, 2017

Di rabbia e di vento, Sellerio, Palermo, 2017

Dove sei stanotte,Sellerio, Palermo, 2017

Follia maggiore, Sellerio, Palermo, 2018

I tempi nuovi, Sellerio, Palermo, 2019

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