Bisognava ammettere che non dimostrava quarantanove anni, ma bisognava anche ammettere che in effetti li aveva. Da quel che poteva vedere, i suoi tratti non eramo mutati in modo significativo da diversi anni. Era agile e alto, un uomo con la pelle un pò giallastra e la mascella larga. I capelli non avevano ancora iniziato a ingrigirsi. Nessun segno di stempiatura.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pag. 99
S’era guardato allo specchio la sera precedente e aveva visto una persona sinistra, col viso scarno, fronte spaziosa, mascella quadrata e tristi occhi grigio-azzurri.
Il poliziotto che ride,Sellerio, Palermo,2007, pag. 97
Era conscio che il modo in cui vestiva lui poteva a malapena essere definito di buon gusto. I pantaloni erano ampi e non stirati, il collo della sua polo era diventato troppo largo e morbido per i troppi lavaggi, il blazer di tweed era liso e inoltre gli mancava un bottone.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pag. 19
Era sovrintendente della Polizia di Stato e da otto anni era nella squadra omicidi. C’erano persone che ritenevano che nessuno, in tutto il paese, fosse abile come lui nel condurre gli interrogatori.
Roseanna, Sellerio, Palermo, 2008, pag. 25
Martin Beck si scosse. Ricorda che possiedi tre delle principali virtù che un poliziotto può avere, pensò. Sei testardo e razionale. E assolutamente calmo. Non ti lasci disorientare e ti impegni nelle indagini in modo professionale, qualunque cosa riguardino. Parole come abominio, atrocità, bestialità, appartengono ai giornali e non al tuo modo di esistere. Gli assassini sono uomini assolutamente comuni, soltanto più sfortunati ed emarginati di altri.
Roseanna, Sellerio, Palermo, 2008, pp. 63-64
Nel millenovecentoquarantaquattro gli obiettori di coscienza non erano tollerati. Molti di quelli che avevano evitato il servizio di leva in quel modo, avevano poi cambiato mestiere; lui, invece, col passare degli anni era avanzato fino al grado di commissario. Ciò avrebbe dovuto significare che era un buon poliziotto, ma non ne era certo.
L’autopompa fantasma, Sellerio, Palermo, 2008, pag.20
Martin Beck odiava la politica. Se aveva delle idee a riguardo, le teneva rigorosamente per sé. Cercava sempre di evitare gli incarichi che potessero avere ripercussioni politiche.
Omicidio al Savoy, Sellerio, Palermo, 2008, pag.265
Martin Beck odiava le conferenze stampa. Le domande erano spesso provocatorie e irriguardose. Era difficile rispondere e quasi tutte le repliche si prestavano a fraintendimenti.
Un assassino di troppo, Sellerio, Palermo, 2008, pag. 139
Stufo del lavoro, era terrorizzato al pensiero di passare i restanti anni di servizio su una sedia girevole nell’ufficio di un capodivisione con un tappeto a pelo corto sul pavimento e dei quadri di pittori importanti alle pareti. Ma ora il rischio era diminuito; gli alti papaveri della Direzione Centrale sembravano convinti che, sebbene non fosse del tutto pazzo, era comunque assolutamente impossibile collaborare con lui.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pp. 94-95
Ma Martin Beck aveva fatto la gavetta ed era stato un buon poliziotto fin da quando aveva cominciato come agente di ronda nel distretto di Jakob, poco più di trent’anni prima. Aveva sempre trovato facile dialogare con le persone; molti problemi si risolvevano con facilità con l’aiuto dello humour e dell’intelligenza, e già all’epoca lui era felice di non essere stato reclutato dall’esercito, com’era spesso accaduto per i suoi colleghi. Sei anni di servizio di ronda non gli avevano lasciato nemmeno dei ricordi particolarmente amari, e le occasioni nelle quali era stato costretto a usare la forza si contavano sulle dita di una mano. Poi aveva fatto sempre più strada come graduato e nel tempo era stato spesso obbligato a compromessi con superiori stupidi, ma aveva resistito ad entrambe le cose e a varie decisioni disciplinari incomprensibili senza procurarsi troppi danni all’anima.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pag. 324
Attualmente le sue depressioni dipendevano piuttosto dal fatto che lui fosse un funzionario di un certo rilievo in una società dove mai nulla sembrava migliorare.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pag.326
Il tuo problema, Martin, è soltanto che fai il lavoro sbagliato. Nel momento sbagliato. Dalla parte sbagliata del mondo. Nel sistema sbagliato.
Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011, pag. 561
Si svegliò, sorpreso di essere vivo. Non era una novità. Esattamente da quindici mesi, ogni giorno aveva aperto gli occhi con la stessa confusa domanda: Com’è che sono vivo? E subito dopo: Perchè?
La camera chiusa, Palermo, Sellerio, 2017, pag.24
Si sentiva vecchio e logoro. Ma nulla di ciò traspariva dal suo aspetto. Al contrario egli appariva sano e forte, si muoveva rapidamente e con agilità. Un uomo alto e abbronzato, con una mascella forte e dei tranquilli occhi grigio-azzurri sotto la fronte ampia. Martin Beck aveva quarantanove anni. Presto ne avrebbe compiuti cinquanta, ma la maggior parte della gente pensava che ne dimostrasse di meno.
La camera chiusa, Palermo, Sellerio, 2017, pag. 29
Opere consultate:
Roseanna. Roman om ett brott, 1965 (Roseanna, Sellerio, Palermo, 2008)
Mannen som gick upp i rok, 1966 (L’uomo che andò in fumo, Sellerio, Palermo, 2009)
Mannen pd balkongen, 1967 (L’uomo al balcone, Sellerio, Palermo, 2009)
Den skrattande polisen, 1968 (Il poliziotto che ride, Sellerio, Palermo, 2007)
Brandnilen som forsvann, 1969 (L’autopompa fantasma, Sellerio, Palermo, 2008)
Polis polis potatismos, 1970 (Omicidio al Savoy, Sellerio, Palermo, 2008)
Den vedervardige mannen fran Saffle, 1971 (L’uomo sul tetto, Sellerio, Palermo, 2010)
Det slutna rummet, 1972 (La camera chiusa, Sellerio, Palermo, 2017)
Polismordaren, 1974 (Un assassino di troppo, Sellerio, Palermo, 2008)
Terroristerna, 1975 (Terroristi, Sellerio, Palermo, 2011)
Autori:
Maj Sjowall nasce a Stoccolma nel 1935. Studia giornalismo e grafica e poi si impiega come reporter e direttrice artistica per una serie di giornali e riviste. Madre single si sposa e divorzia prima di incontrare nel 1962 Per Wahloo, un giornalista svedese, nato nel 1926 a Halland, vissuto a Stoccolma e laureatosi presso l’Università di Lund. Diventano compagni di vita, hanno un figlio e attivano una collaborazione letteraria che porta alla scrittura di dieci romanzi polizieschi, ognuno definito nel sottotitolo “romanzo su un crimine” e incentrato sulla figura del commissario Martin Beck e sulla squadra omicidi che dirige. La serie si interrompe nel 1975 con la morte di Per Wahloo, dopo aver messo in atto una precisa strategia editoriale, finalizzata ad analizzare la società borghese del benessere sotto forma di romanzo poliziesco e di criticare aspramente da sinistra il welfare state svedese.
In Italia alcuni romanzi della serie vengono pubblicati nella collana “Gialli Garzanti” per poi essere tutti editi, su suggerimento di Andrea Camilleri, da Sellerio.
Di quests Commissario mi pare non aver letto niente. Bisogna rimediare, mi incurioscse un pò.