Chronic Care Model

Il modello del Chronic Care Model è stato sviluppato dal MacColl Institute for Healthcare Innovation di Seattle (USA) e è stato fatto proprio dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.

Si basa su sei elementi:

  1. L’integrazione delle risorse della comunità

Vanno stabiliti solidi collegamenti tra le organizzazioni sanitarie e le risorse della comunità, a partire dal terzo settore e dai centri anziani autogestiti.

  1. Una strategia dell’organizzazione sanitaria orientata alle malattie croniche

Le malattie croniche devono entrare a far parte delle priorità degli erogatori e dei finanziatori dell’assistenza sanitaria per giustificare e legittimare l’introduzione di innovazioni nei processi assistenziali.

  1. Il supporto all’auto cura (self-management)

Va aiutato il paziente, che dovrà vivere con la sua malattia per molti anni,

ed anche la sua famiglia, ad acquisire abilità e fiducia nella gestione della malattia, procurando gli strumenti necessari e valutando regolarmente i risultati e le criticità.

  1. L’organizzazione del team per la erogazione delle prestazioni

Va strutturato un team assistenziale con una chiara divisione del lavoro tra medici e infermieri

  1. Il supporto alle decisioni cliniche

Vanno adottate linee guida basate sull’evidenza che forniscono al team gli standard per offrire un’assistenza ottimale ai pazienti cronici.

  1. Il sistema informativo

I sistemi informativi computerizzati garantiscono un sistema di allerta che aiuta i team ad attenersi alle linee guida, mostrano ai medici i livelli di performance nei confronti degli indicatori delle malattie croniche, permettono la tenuta di registri di patologia per pianificare la cura individuale dei pazienti e per amministrare un’assistenza.

 

 

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