Accessibilità

Fattori di carattere epidemiologico, clinico, di contesto socio-culturale, di innovazione tecnologica concorrono ad abbassare la soglia di accesso agli interventi di elezione e ad incrementare la domanda, aumentando, di fatto, lo squilibrio tra domanda ed offerta di servizi, vanificando spesso l’aumento dei volumi di offerta e la maggiore efficienza operativa dei servizi.

Le liste di attesa per l’accesso ad accertamenti diagnostici, a visite specialistiche, ad interventi chirurgici di elezione dovrebbe essere l’espressione di una razionalità clinica che ordina l’accesso dei cittadini in funzione della gravità della loro condizione e delle possibilità di beneficiarne. Tale razionalità è comunque espressa da singole comunità mediche che la sviluppano autonomamente sulla base della propria specifica scuola professionale, della propria esperienza clinica e delle risorse disponibili a livello locale e pertanto è implicita, cioè difficilmente valutabile e verificabile e largamente variabile.

La soluzione più efficiente e clinicamente più valida è garantire modalità e tempi di accesso in funzione di esplicite priorità assegnate sulla base di valutazioni cliniche che producano un punteggio complessivo e costruire le condizioni organizzative che rendano questi criteri applicabili nella pratica.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*