Il restauro delle Logge di Braccio

Il restauro, su iniziativa della Soprintendenza all’arte medievale e moderna e deliberato dall’amministrazione comunale nel 1927, iniziò il 20 maggio dello stesso anno per terminare nella primavera dell’anno successivo, sulla base di un progetto dell’architetto Pietro Angelini. Esso consistette fondamentalmente nella demolizione di un edificio di proprietà del Capitolo di San Lorenzo, posto sotto l’ultima arcata, nel ripristino di parte del muro di sostruzione dell’antico campanile, nella pavimentazione in mattonatura a spina di pesce del pavimento dell’area così liberata e nella sua perimetrazione tramite un basamento in travertino. Fu apposta una epigrafe commemorativa e su una parete fu collocata una statua in pietra rappresentante la Vergine della Provvidenza, realizzata dallo scultore Araldo Bellini, come ricordo votivo dei perugini per la salvezza di Benito Mussolini, oggetto di un attentato a Bologna il 31 ottobre 1926. La statua poggiava su due mensole che portavano scolpite un’ aquila e un leone. Il restauro fu oggetto di grandi polemiche, tra cui quelle sollevate da Ettore Ricci, che auspicava la demolizione, non il restauro, delle Logge.

 

Fonte:

Loreto di Nucci, Fascismo e spazio urbano Le città storiche dell’Umbria, Il Mulino, Bologna, 1992

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*