Sud Africa

Le tre piccole navi che portarono qui i primi uomini bianchi, i primi baratti con gli ottentotti, le prime vigne e i primi Free Burghers che si stabilirono sulle rive del Liesbeek nel 1657. L’arrivo degli Ugonotti. La dinastia dei governatori olandesi, i Van der Stel, e le scelte che si offrirono loro: Simon, che voleva la concentrazione dei bianchi al Capo e lo sviluppo naturale delle differenze sociali; suo figlio Willem Adriaan, fautore invece dell’espansione, che incoraggiò gli allevatori di bestiame a esplorare l’interno e a stabilirsi fra gli indigeni; gli attriti razziali, le dispute, le guerre di frontiera. 1836: l’esodo in massa degli emigranti boeri in cerca di libertà e di indipendenza. I massacri, le annessioni della terra di recente conquistata; la vittoria temporanea della repubblica boera, seguita dalla scoperta dei diamanti a Kimberley e dell’oro nel Witwatersrand; l’influenza straniera e il trionfo degli interessi imperialistici della Gran Bretagna. La guerra anglo-boera, i campi di concentramento, Lord Milner, l’anglicizzazione delle scuole. 1910: l’unificazione e un nuovo inizio, “Sud Africa prima di tutto”. La ribellione dei boeri contro le decisioni del loro stesso governo di portare aiuto all’Inghilterra nel 1914. L’urbanizzazione degli agricoltori impoveriti, la rivolta delle miniere nel ’22, boeri e bolscevichi contro l’imperialismo. Riconoscimento ufficiale della lingua afrikaans. Traduzione della Bibbia, 1933. Governo di coalizione. Guerra. Movimento clandestino degli afrikaaner nell’Ossewa-Brandwag. Il sogno indistruttibile di una repubblica. E, finalmente, un governo nazionalista al potere.

 

André Brink, Un’arida stagione bianca, Sperling Paperback, 2001, pp.175-176

  

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