tornava il più delle volte a notte fatta, e mangiava sempre freddo o riscaldato, peggio che fosse un medico.
Beppe Fenoglio, L’esattore in L’affare dell’anima e altri racconti, Einaudi, 1978, pag. 37
tornava il più delle volte a notte fatta, e mangiava sempre freddo o riscaldato, peggio che fosse un medico.
Beppe Fenoglio, L’esattore in L’affare dell’anima e altri racconti, Einaudi, 1978, pag. 37
© 2017 Marcello Catanelli
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