Disse: – Io e il nonno di quel ragazzo siamo massoni -Perché parli a bassa voce? – dissi. – Anche il padrone è massone, ma io non l’ho mai sentito bisbigliare in merito.
– Non me n’ero accorto- disse Ned. – Ma anche ammesso che lo facessi. A che scopo appartenere a una loggia, se non è almeno così segreta che quasi nessun altro ci possa entrare? E come riuscirai a mantenerla segreta se non la tratti come una loggia segreta? –
William Faulkner, I saccheggiatori, Mondadori, 1963, pp. 204-205
– Com’è che il mio francese non ha funzionato, e i tuoi gesti sì? – domandò Harvey quando il tabacco venne distribuito agli uomini della We’re Here.
– Li chiami gesti, li chiami? – sghignazzò Platt- Bé, è vero, ma erano anche una lingua più vecchia del tuo francese, Harvey. Quelle navi francesi erano piene di massoni, ecco perché.
– Tu sei massone, allora?
– Si direbbe, no? – fu la laconica risposta dell’ex marinaio, mentre si riempiva la pipa; e Harvey ebbe così un altro mistero della vita del mare profondo su cui meditare.
Rudyard Kipling, Capitani coraggiosi, Einaudi, 1982, pag. 98
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