I quaderni con la copertina blu, le due matite e il temperamatite (un coltello da tasca era uno spreco eccessivo) i tavolini di marmo, l’odore del primo mattino, con i camerieri che lavavano e spazzavano il pavimento, e la fortuna: non ti occorreva altro.
Ernest Hemingway, Festa mobile, Mondadori, Milano, 1964, pag.97
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