In quella fascia di penisola italiana, rinchiusa fra due mari, una coalizione di contadini, mezzadri, artigiani e falde di piccola borghesia intellettuale mise in campo, a partire dalla metà del secolo scorso, una lotta di promozione sociale e di rinnovamento della vita cittadina, che spostò fortemente non solo le condizioni di vita, ma i poteri politico-sociali di masse contadine, operaie e di avanguardie intellettuali. Blocchi che agirono nelle penisola, segnandola per quasi mezzo secolo.
Seppure faticosamente innovarono nella piccola e media industria e portarono avanti una rivoluzione nelle campagne. Reinventarono le città, ammodernandone le strutture e dilatando una robusta trama di produzione ed elaborazione intellettuale.
Pietro Ingrao, Volevo la luna, Einaudi, 2006, pp. 220-221
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