Non ti accetto, non ti perdono, ti voglio come sei e, se possibile, anche peggiore di adesso, Perché, Perché il bene che io sono non esisterebbe senza il male che sei tu, un bene che dovesse esistere senza di te sarebbe talmente inconcepibile che neppure io riesco ad immaginarlo, insomma, se tu finisci, finisco anch’io, perché io sia il bene, è necessario che tu continui ad essere il male, se il Diavolo non sussiste come Diavolo, Dio non esiste come Dio, la morte di uno sarebbe la morte dell’altro
José Saramago, Il vangelo secondo Gesù, Bompiani, 1995, pag.305
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