Un falso falangista o, se si preferisce, un falangista che diventò tale perché si sentì costretto a diventarlo, ammesso che tutti falangisti non siano stati falsi e costretti a esserlo, perché in fondo la loro ideologia era soltanto un espediente adottato in fretta e furia in tempi di confusione generale, uno strumento destinato a ottenere che qualcosa cambiasse affinché non cambiasse niente.
Javier Cercas, I soldati di Salamina, Guanda, 2002, pag. 134
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