Federalismo

Il federalismo trova legittimità nella necessità, non più prorogabile, di dare spazio alla vitalità autonoma delle popolazioni che vivono nei diversi territori, come sancito anche dall’art. 119 della Carta costituzionale ed è fondamentalmente costituito da un processo in cui gli enti locali sono chiamati a dotarsi di un sistema tributario autonomo e separato da quello dello Stato. Su scala regionale sono destinate a cambiare le fonti di reperimento delle risorse e, di conseguenza, cambiano le modalità di finanziamento della principale voce di bilancio: la spesa sanitaria.

La sanità di fatto costituisce il campo naturale di sperimentazione di questo nuovo assetto organizzativo e finanziario e ha già fatto emergere almeno due grandi contraddizioni:

  1. Difficoltà a conciliare l’autonomia finanziaria delle regioni con il carattere nazionale del Servizio Sanitario, cioè decentrare l’offerta pubblica e allo stesso tempo garantire, in modo equo e uniforme, la tutela della salute come diritto primario e irrinunciabile.
  2. Mancata corrispondenza tra dinamica della spesa sanitaria, destinata a crescere, e quella delle fonti autonome di finanziamento regionale, a fronte dell’eliminazione dei trasferimenti statali vincolati e dell’eventualità di una restrizione dei margini di manovra fiscale regionale, quale ad esempio la scomparsa dell’Irap.

 

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