Il complesso del Policlinico di Monteluce è attualmente un’ “isola” urbanistica, separata da un muro dal quartiere che la circonda e dalla stessa città, con due soli accessi, uno veicolare ed un altro pedonale ed una sola uscita veicolare. Vi sono concentrate solo funzioni ospedaliere, di natura assistenziale, integrate da attività di didattica medica e di ricerca universitaria.
Una volta liberato da queste funzioni, presumibilmente entro il 2004, la ristrutturazione di un tale complesso dovrà perseguire fondamentalmente cinque obiettivi:
- Rompere la separatezza, aprendo nuovi accessi ed eliminando, dove possibile, il muro di recinzione e le strutture cresciute sul suo perimetro;
- Creare uno spazio polifunzionale, dove coesistano servizi ed attività non necessariamente omogenee, tutte però largamente fruibili ed integrate tra loro.
- Accogliervi funzioni che, almeno in parte, siano pertinenti al quartiere circostante, in collegamento con le esigenze dei residenti e delle attività commerciali ed economiche presenti, nate in relazione al Policlinico.
- Realizzare uno spazio fondamentalmente pedonale, al di fuori di percorsi veicolari di servizio, garantendo nel sottosuolo tutti gli spazi per il ricovero delle auto dei nuovi residenti e dei fruitori dei servizi presenti all’interno del complesso.
- Garantire agli edifici ristrutturati una omogeneità architettonica, esaltando gli elementi strutturali e di decoro che vi sono presenti, o creandone di nuovi, per permettere una chiave di lettura unitaria per tutto il complesso. Per le parti di nuova realizzazione inserire gli stessi elementi o crearne dei nuovi che caratterizzino o distinguano il nuovo edificato dal precedente.
All’interno dell’attuale complesso ospedaliero possono essere individuati almeno otto blocchi che, oltre che avere omogeneità architettoniche, possono ospitare funzioni omogenee.
- Il complesso dell’ex-convento di S.Maria di Monteluce.
- La struttura della Clinica Medica e della Chirurgia Generale
- La struttura della Clinica Chirurgica
- La struttura della Radiologia Centrale, della Dermatologia, della Clinica Ostetrica e Ginecologica e della Neonatologia.
- Il complesso della Direzione Generale e Amministrativa e della Centrale Termica.
- La struttura della Pediatria
- La struttura della Odontoiatria, della Fisica Sanitaria e del Servizio Immunotrasfusionale.
- La fascia occidentale di tutto il complesso del Policlinico, a partire da Ortopedia per arrivare a Urologia.
Ex-convento di S.Maria di Monteluce.
E’ la parte più antica, con un suo stile architettonico e con una stessa tipologia edilizia. Presenta delle aggiunte nella sua parte occidentale ed una pesante ristrutturazione della vecchia cantina del convento, oggi destinata prevalentemente a garage pluripiano, a falegnameria e a mensa. E’ la parte del Policlinico che meglio si presta ad un suo riuso senza interventi strutturali ma con alcuni provvedimenti funzionali. Il primo consiste nella eliminazione dell’accesso veicolare, facendo dell’attuale portale solo un varco pedonale, esaltando con la sua monumentalità una fruizione diversa dell’intero complesso. Questo provvedimento si deve accompagnare ad almeno altri tre provvedimenti: la piena pedonalizzazione di tutta la piazza di Monteluce, creando un continuum tra l’attuale sagrato della chiesa e la terrazza sovrastante il garage, comprendendo anche la loggetta neomedioevale; la conseguente pedonalizzazione del primo cortile, attualmente prospiciente il Pronto Soccorso nonché del successivo cortile, prospiciente l’attuale Clinica Medica. Per garantire a questo spazio pedonale anche il ruolo di vera e propria “agora”, va eliminata la struttura dell’attuale Geriatria, costruita a stretto ridosso dell’abside della chiesa, nascondendola e deturpandola. La sua eliminazione garantirebbe alla piazza non solo il cono di visuale occidentale ma anche quello orientale, e permetterebbe una nuova e ampia permeabilità su quel lato.
Il complesso dell’ex-convento, liberato così da superfetazioni potrebbe così essere riletto nella sua integrità e destinato a funzioni omogenee.
Una prima ipotesi potrebbe essere quella di ospitare al suo interno tutto il polo sanitario territoriale, cioè la Direzione Generale e Amministrativa della Azienda USL 2, il Distretto Sanitario, il Dipartimento di Prevenzione, il Dipartimento Servizi Sociali, i Servizi di Riabilitazione dell’Età Evolutiva. Questo garantirebbe una continuità, non di prestazioni, ma di funzioni sanitarie, raccorpandole in una struttura che sarebbe accessibile da tutta la città con il minimetro, ma anche con la rete APM, che goderebbe di maggiore fruibilità una volta trasferito il Policlinico ed anche con veicoli privati, mantenendo la disponibilità dell’attuale garage di Piazzale Monteluce, a cui andrebbe però garantito un accesso diverso dall’attuale, per salvaguardare la piena pedonalità della piazza.
Altre funzioni che potrebbero essere ospitate in questa struttura, non necessariamente in alternativa alle altre, naturalmente grazie a spazi disponibili, potrebbero essere quelle circoscrizionali, con relativi uffici comunali decentrati.
- Clinica Medica e Chirurgia Generale
- Clinica Chirurgica
- Radiologia Centrale, Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia
Queste tre strutture presentano una tipologia e una collocazione che rende credibile un loro riutilizzo come sedi di facoltà universitarie. In particolare sono elementi a favore la loro cubatura, tra le maggiori presenti nell’attuale Policlinico, la presenza di due corti interne che fornisce luminosità alle strutture e spazi verdi ampi e fruibili ed infine il corridoio che garantisce un fronte di allineamento nonché un elemento di collegamento e di accesso alle tre strutture. Tale corridoio andrebbe maggiormente valorizzato allargando le finestrature già esistenti su Via del Giochetto ed eliminando la struttura che ospita attualmente Odontoiatria e il Servizio Immunotrasusionale, recuperando altrove la cubatura. Questo permetterebbe al corridoio di essere il fronte orientale di tutta l’area, prospiciente via del Giochetto, molto più mosso e articolato rispetto al massiccio fronte edilizio esistente e recepirebbe alla vista ma anche ad una fruizione pubblica la chiesa circolare dell’Ospedale, ricca degli affreschi di Gerardo Dottori.
- Direzione Generale e Amministrativa e Centrale Termica.
Queste due strutture, prive di un significativo valore architettonico, ma collocate in un’area di pregio per coni di visuale e per accessibilità, dovrebbero essere sostituite da un complesso residenziale pubblico, completamente ridisegnato nella sua tipologia, favorito dalle immediate vicinanze di quello che sarà tra brevissimo tempo l’accesso veicolare principale al Policlinico, in sostituzione di quello attualmente esistente, solo pedonale. Questo nuovo accesso che nella ristrutturazione dovrebbe rimanere come accesso per auto di servizio, potrebbe contestualmente garantire l’accesso veicolare dei residenti, con la garanzia di un immediato ricovero delle auto in un parcheggio sotterraneo, realizzato sotto il nuovo complesso.
- Pediatria
L’edificio della Pediatria si pone come il baricentro dell’intero complesso del Policlinico e per questa sua posizione può rappresentare il centro servizi di tutta l’area. Potrebbe pertanto contenere mensa e/o ristorante, caffetteria, sportello bancario, ufficio postale, mediateca, biblioteca, ufficio informazioni, spazi sociali e ricreativi
- Odontoiatria, Servizio Trasfusionale.
Questo edificio, che rappresenta una vera e propria superfetazione rispetto a quelli circostanti, dovrebbe essere eliminato, per garantire una ampia permeabilità sul fronte orientale e una zona di rispetto e di percezione del corridoio di collegamento.
- Ortopedia, Malattie Infettive, Oncologia Medica, Oculistica, Divisione Ricerca sul Cancro, Anatomia Patologica, Urologia.
Tutto il fronte di questi edifici, alcuni di nessun valore architettonico, nella sua parte meridionale in buonissima esposizione, dovrebbe essere recuperato ad una funzione residenziale, parte pubblica e parte studentesca, ed anche di servizio. Vanno valutati, se opportuni, alcuni mantenimenti, quali ad esempio l’edificio di Anatomia Patologica, ma comunque è necessario ridisegnare completamente l’insediamento, garantendogli omogeneità architettonica ed un organica e coerente profilo con la restante parte del complesso. Tale area, essendo slivellata rispetto alle aree sovrastanti, permette anche la realizzazione di parcheggi sotterranei, il cui accesso potrebbe essere garantito dall’attuale entrata dell’Obitorio, in Via del Giochetto. Va ricordato che all’estremità settentrionale esiste un accesso, attualmente sbarrato, da Via Massari, da ripristinare in forma pedonale, e che forse è possibile realizzare un nuovo accesso da Via Enrico dal Pozzo, immediatamente al di sotto di Oncologia Medica.
Viabilità
Tutta l’area dovrebbe essere prevalentemente pedonale, riservando, solamente ed unicamente per veicoli di servizio, l’attuale rete viaria interna. L’accesso veicolare rimarrebbe quello di prossima realizzazione in Via del Giochetto mentre l’uscita sarebbe confermata dall’attuale, sempre su Via del Giochetto.
Tra gli edifici dell’Urologia e della Direzione un ponte pedonale dovrebbe garantire il collegamento con il complesso degli Istituti Biologici, posto in Via del Giochetto, per una ricucitura tra la zona universitaria dell’attuale Policlinico e quella prevista a monte di Via del Giochetto.
L’intero complesso sarà servito direttamente dal minimetrò, con il terminal che andrebbe collocato al centro del nuovo complesso, all’altezza dell’attuale Pediatria.
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