5 dicembre 1999 Primi appunti su Ponte Valleceppi

L’abitato di Ponte Valleceppi, nato nei pressi del ponte sul Tevere e cresciuto intorno alla strada che lo attraversa per salire al Policlinico di Monteluce e al Centro Storico di Perugia, vede oggi in questo gli elementi condizionanti e vincolanti per una sua crescita coerente e organica.

La via Arno, ai margini del vecchio abitato, concepita come asse di collegamento veloce al ponte al posto della vecchia via Fabrianese, è oggi di fatto un elemento di separazione tra il vecchio nucleo storico di Ponte Valleceppi e la nuova espansione urbana, anche perché il suo attraversamento, sia pedonale che veicolare, è problematico e rischioso per la notevole velocità che permette di raggiungere alla auto che la percorrono e che sono prevalentemente in entrata e in uscita rispetto al centro storico della città.

Parallela ad essa, il vecchio manufatto industriale dell’ex tabacchificio, oggi abbandonato, conferma con la sua grande cubatura fatiscente e con gli spazi vuoti circostanti, la separatezza tra i due nuclei urbani e l’impossibilità attuale di uno sviluppo coerente ed omogeneo non solo urbanistico ma soprattutto sociale e civile per Ponte Valleceppi.

Infine il solo ponte non garantisce il collegamento, soprattutto pedonale, con la parte dell’abitato cresciuto sull’altra sponda e privo di collegamenti alternativi di facile accessibilità e di comoda fruibilità.

Anche per questa parte della città si confermano pertanto come prioritarie due grandi questioni: la viabilità e la riqualificazione urbana.

E’ volutamente tenuta ai margini di questi appunti l’altra grande questione di Ponte Valleceppi, che riguarda la tutela ambientale, in particolare per i problemi legati alla presenza di industrie insalubri e ad alto rischio.

  1. Viabilità

1.1 Via Arno

Il rallentamento della velocità delle auto che percorrono la via e la possibilità di un suo sicuro attraversamento, sia pedonale che veicolare impongono la rapida realizzazione di interventi, di cui alcuni già previsti e in parte finanziati:

– Realizzazione di una rotonda alla “francese” all’altezza degli sbocchi su via         Arno delle vie Borgioni e Treves;

– Realizzazione di  una rotonda alla “francese” all’altezza dell’intersezione di via Gramsci con via Arno, davanti al Cim e al Sidis;

– Realizzazione di un impianto semaforico a braccio al posto di quello esistente,    scarsamente visibile;

– Fresatura della pavimentazione, nei tratti prossimali all’impianto semaforico, per produrre effetto sonoro di allertamento sull’automobilista di passaggio;

– Segnalazione luminosa intermittente in prossimità dell’impianto semaforico;

  • Bretella

A partire dai pressi della Circoscrizione era stata ipotizzata una nuova strada che, con percorso parallelo alla Via Arno, sboccasse in via Borgioni, per permettere a quell’altezza l’accesso dei veicoli alla nuova zona urbana delle scuole, dei servizi civili e degli impianti sportivi, senza utilizzare per l’accesso la Via Arno e le sue traverse. Andrebbe verificato se questa strada è stata confermata dal nuovo PRG e, in caso positivo, verificarne la fattibilità.

  • Strada di accesso al campo di calcio

A partire dal sottopasso del ponte sul Tevere, si ipotizza una nuova strada, parallela al fiume, che raggiungerebbe il campo di calcio e i suoi servizi, garantendo comunque l’accesso alla zona di pesca sul fiume, ma fornendo una alternativa alla attuale strada che raggiunge per altra via il campo di calcio, attraversando il parco pubblico e che, con la sua chiusura, verrebe riunificato in tutte le sue parti.

  1. Riqualificazione urbana

2.1 Ex tabacchificio

Diventa prioritario il recupero del complesso industriale del vecchio tabacchificio posto tra via Arno e il vecchio centro urbano di Ponte Valleceppi, per destinarlo a residenza e servizi che permettano di riqualificare e recuperare un’area in pieno degrado ed anche di garantire una sua permeabilità pedonale e la realizzazione di un parcheggio pubblico che soddisfi il bisogno di sosta attualmente garantito, in maniera caotica e abusiva, da Via Gramsci.

2.2  Via Gramsci

La via va tutta ripavimentata a zanelle laterali e asfalto, con la conseguente regolamentazione della viabilità pedonale, di un eventuale zona di sosta su un solo lato (in attesa del nuovo parcheggio) e del transito a senso unico.

2.3  Piazza della Chiesa

Contestualmente al rifacimento della scalinata di accesso dalla soprastante Via Arno, andrebbe operata una ripavimentazione della piazza antistante la chiesa, con la realizzazione di zone di rispetto e un nuovo piano della sosta. Andrebbe valutata anche la opportunità e la fattibilità della stamponatura di uno e di più archi sottostanti il ponte per dare luce e fruibilità ad una sala polivalente, ad uso pubblico, da realizzare nei locali attualmente usati come deposito municipale.

2.4  Casa colonica

Ai margini del parco pubblico, nei pressi del fiume, un vecchio e suggestivo casale, di proprietà comunale, è in stato di abbandono e prossimo al crollo.

E’ urgente un suo recupero per farne un punto di ristoro, un luogo di servizi  per i fruitori del parco, a partire da quelli igienici alle doccie, dal noleggio di mountain-bike al maneggio di pony o di quanto altro venisse individuato come necessario per la qualità del Parco del Tevere.

2.5  Vivaio didattico

Il vivaio, concepito come spazio per la impiantazione di specie autocnone al fine del loro rinsediamento e per un percorso culturale e didattico, è attualmente in condizioni di completo abbandono e in stato di rinselvatichimento. Andrebbe recuperato alle sue funzioni originarie con un restauro arboreo e con la individuazione dei soggetti responsabili della sua manutenzione.

2.6  Passerella sul Tevere

Oltre che essere strumento di passaggio è anche occasione di godimento del Tevere e del suo habitat. Necessita però di un urgente lavoro di riverniciatura delle strutture e del ripristino del pavimento ormai degradato, magari con una verniciatura isolante e protettiva.

 

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