Prontamente ammise con se stesso che sarebbe stato un vizio nel suo adattamento al servizio attivo, questo disagio nel dire bugie e sentirle dire da altri.
La canzone del cavaliere, Hobby & Work, 2004, pag. 113
Fai del tuo meglio. Certo che avrebbe fatto del suo meglio, era cresciuto per fare del suo meglio.
La canzone del cavaliere, Hobby & Work, 2004, pag.133
Sua madre Nina è anglo-scozzese da parte materna (un ramo cadetto dei Black Douglas, dice qui) e il primo cugino del suo compianto padre era un famoso direttore d’orchestra, amico di Richard Wagner. Una storia d’amore di cui si è spettegolato molto, quella dei suoi genitori, due cugini di primo grado con una differenza d’età di più di trent’anni. Lei è nato ad Edimburgo l’11 novembre 1913, ed è stato battezzato Martin-Heinz Douglas Wilhelm Frederik nella locale chiesa gesuita; sei mesi più tardi suo padre è morto di cancro alla gola. Nel 1916 sua madre ha sposato un vecchio junker della Casa Imperiale che un tempo le aveva fatto invano la corte, il general maggiore dell’esercito Edwin von Sickingen, classe 1866. Convertito al cattolicesimo, vegetariano, non fumatore e sostenitore dell’omeopatia, due anni dopo ha lasciato il suo posto di comandante della 14a Divisione del Gruppenkommando 3, a Dresda, offeso per un dissidio politico…
La canzone del cavaliere, Hobby & Work, 2004, pag. 220
La Spagna, la Polonia, la Russia: sono sempre stato volontario. Essere in guerra è divertente quanto essere innamorati.
Kaputt Mundi, Sellerio, 2015, pp.26-27
Quei mesi pericolosi da volontario franchista in Spagna erano stati il suo meglio, la sua impresa più coraggiosa fino a quel momento: idealismo puro, che non chiedeva nulla e dava tutto senza riserve.
Il Signore delle cento ossa, Sellerio, 2011, pp. 105-106
Come la maggior parte degli uomini della sua generazione politica, Bora era difficile da capire, ma almeno in lui c’era una solidità tradizionale e affidabile, che aveva poco a spartire con la fede di partito.
Lumen, Sellerio, 2015, pag. 31
I miei nonni erano fratelli. C’era una differenza di vent’anni fra loro, e il più grande si è sposato a quarant’anni, mentre l’altro a ventuno. Quindi, al momento del loro matrimonio, fra il mio defunto padre naturale e mia madre, sua cugina di primo grado c’erano trent’anni di differenza. Sono un Bora da entrambi i lati della famiglia, di discendenza sassone, fatta eccezione per i Douglas, scozzesi, da parte della nonna materna. Il mio fratello uterino Peter, che Nina ha avuto in seconde nozze dal Generaloberst Edwin von Sickingen, ha cique anni meno di me. Tutti, salvo la nonna, siamo cattolici. Da duecento anni la famiglia si occupa di editoria con la Bora Verlag, con qualche eccezione Mio padre era un noto direttore d’orchestra.
Il Signore delle cento ossa, Sellerio, 2011, pag. 140
Bora, Martin-Heinz von Bora. Della casa editrice di Lipsia. Figlio del compianto direttore d’orchestra e figliastro di quel porco prussiano di von Sickingen. E’ stato comandante di un distaccamento della Wehrmacht su al nord…Mezzo inglese. Trasferito su domanda delle SS per aver scompaginato il trasporto di alcuni prigionieri ebrei. Però è intoccabile. Ha uno stato di servizio di prim’ordine e parecchi amici altolocati. Dimostra meno dei suoi trent’anni, occhi chiari e un autocontrollo fuori del comune, soprattutto se si considera che ha passato due anni sul fronte russo. Il federmaresciallo è amico personale del suo patrigno. Vecchia rete di protezione.
Kaputt Mundi, Sellerio, 2015, pag.43
Ma io sono tedesco, soldato e laureato in filosofia: le regole sottendono tutto ciò che conosco. Quando seguo le mie intuizioni mi sento in colpa, anche se sono giuste.
Il Signore delle cento ossa, Sellerio, 2011, pag.84
Più anglosassone che tedesco all’aspetto, Bora gli appariva beneducato ma non inesperto della vita, sensibile e disciplinato, più duro, ma non poi così diverso da giovani preti idealisti.
Kaputt Mundi, Sellerio, 2015, pag.43
Ho bisogno di tempo per me stesso, una necessità strana per uno che ha scelto di fare il soldato. Una carriera che ha tutto a che fare con il gruppo, i legami, l’interdipendenza, la sottomissione. La guerra – se ci sarà una guerra – mi darà, credo, uno spazio separato dagli altri, perché il conflitto di oggi non si combatterà più nelle trincee, dove la vicinanza si trasforma in malattia e disperazione.
Il Signore delle cento ossa, Sellerio, 2011, pag.180
Lo spreco della morte non necessaria, senza ideali, lo aveva sempre irritato, ma nell’ultimo anno l’irritazione si era trasformata in ripugnanza. Paradossalmente, dolore e disgusto lo portavano a una pericolosa linea di confine oltre la quale vi erano solo indifferenza, fatalismo e disprezzo assoluto per la vita umana.
Il morto in piazza, Sellerio, 2017, pag. 244
Indurisca il suo cuore; è il consiglio che hanno dato a noi tutti all’inizio della campagna, ed è un buon consiglio. Le farà bene nella vita. Lei è solo un giovane ufficiale pieno di scrupoli, un atteggiamento futile e spesso dannoso.
Lumen, Sellerio, 2015, pp. 248-249
Bora gridò solo una volta, quando la nascita del dolore coincise con l’eliminazione di quello che restava della sua mano sinistra.
Luna bugiarda, La Biblioteca di Repubblica-L’Espresso, 2015, pag. 15
Bora, che si era sposato in gran fretta mentre partiva per il fronte, non era sicuro di sé quanto ostentava. Uomo sensibile e per molti versi romantico, per cinque anni aveva mostrato un impegno incrollabile a fronte delle rare licenze e di una moglie superficiale. Come per altre cose della sua vita, e a causa del suo stesso idealismo che lo rendeva tenace in guerra, l’amore che provava per Dikta era forse eccessivo rispetto a quello che lei meritava.
Kaputt Mundi, Sellerio, 2015, pag.50
Ne aveva abbastanza di alloggi temporanei, di camere anguste, di scuole utilizzate come prigioni e di abitazioni civili adibite a comandi militari. Chissà perché si sorprese a pensare che gli mancavano le belle caserme della Germania, i cortili e le piazze d’armi senza un filo d’erba fuori posto. Le mense luminose, i corridoi tirati a cera, i portoni dai battagli di ottone come anelli d’oro.
La morte, il diavolo e Martin Bora, Hobby & Work, 2008, pp.120-121
Da quattro mesi non pregava più. Trent’anni al mondo, sette da soldato, cinque in guerra. Per Martin Bora la speranza era concepibile solo se evitava di immaginare un chiaro futuro per se stesso.
La notte delle stelle cadenti, Sellerio, 2018, pag.26
La verità era che aveva cominciato a staccarsi da tutto. Il farlo lo preoccupava, perchè l’attaccamento a qualcosa, a qualcuno, lo aveva tenuto in vita. Mantenere il controllo era quanto poteva fare, così che gli altri non se ne accorgessero: nè i soldati adolescenti che lo consideravano un adulto, nè i comandanti per cui era ancora un ragazzo. Agiva per addestramento ed educazione severa, non rivelandosi mai se non in alcune pagine del proprio diario, che però spesso strappava dopo averle scritte.
La notte delle stelle cadenti, Sellerio, 2018, pag.31
Autrice: BEN PASTOR
E’ nata a Roma il 4 marzo 1050 ed è naturalizzata americana. All’anagrafe italiana è individuata come Maria Verbena Volpi, mentre all’anagrafe statunitense risulta essere Verbena Volpi Pastor, dal cognome del marito, ufficiale dell’aviazione militare, con lontane origini basche. Laureatasi in lettere con indirizzo archeologico presso l’Università La Sapienza di Roma, successivamente si trasferisce negli USA, dividendo la sua vita tra l’Italia, dove svolge le proprie ricerche storiche, e gli Stati Uniti, dove è docente universitaria di scienze sociali in Ohio, Illinois e Vermont.
Bibliografia consultata:
Lumen, 1999 (Lumen, Sellerio, 2015)
Liar Moon, 2001 (Luna bugiarda, La Biblioteca di Repubblica-L’Espresso, 2015)
Kaputt Mundi, 2002 (Kaputt Mundi, Sellerio, 2015)
The horseman’s Song, 2003 (La canzone del cavaliere, Hobby & Work, 2004)
The Dead in the Square, 2004 (Il morto in piazza, Sellerio, 2017)
The Venus of Salò, 2005 (La Venere di Salò, Hobby & Work, 2006)
Odd Pages, 2008 (La morte, il diavolo e Martin Bora, Hobby & Work, 2008)
Master of One Hundred Bones, 2011 (Il Signore delle cento ossa, Sellerio, 2011)
Tin Sky, 2012 (Il cielo di stagno, Sellerio, 2015)
The Road to Ithaca, 2014 (La strada per Itaca, Sellerio, 2014)
The Little Fires, 2016 (I piccoli fuochi, Sellerio, 2016)
The night of Schooting stars, 2017 (La notte delle stelle cadenti, Sellerio, 2018)
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