Io mi trascinavo dietro il mio carro di ricordi, contraddizioni, errori, frustrazioni. Non c’era da stupirsi che dovessi tirare con forza. Una forza che sottraevo a tutto il resto. Per non parlare del futuro, che mi si presentava come un orizzonte carico di dubbi che in qualunque momento avrebbe potuto popolarsi di imprevisti negativi.
Morti di carta, Sellerio, 2002, pag.38
Mi è sempre piaciuto far colazione a letto con i giornali sparpagliati sulle coperte. Devo averlo visto in qualche film degli anni cinquanta e da allora, per tutta la mia gioventù e maturità, continua a sembrarmi l colmo della raffinatezza.
Morti di carta, Sellerio, 2002, pag.44
Non sono femminista. Se lo fossi non farei il poliziotto, non vivrei in questo paese, non mi sarei sposata due volte e non andrei neppure in giro per strada.
Morti di carta, Sellerio, 2002, pag.153
Il mondo era ingiusto, e io un imbecille, perchè nessuno mi aveva obbligata a scegliere il mio mestiere.
Mio caro serial killer, Sellerio, 2018, pag.61
Autrice: ALICIA GIMÉNEZ-BARTLETT
E’ nata nel 1951 ad Almansa. Laureatasi in letteratura e filologia moderna presso l’Università di Valencia, nel 1975 si trasferisce a Barcellona, dove insegna letteratura spagnola per tredici anni, per poi dedicarsi completamente alla scrittura.
Bibliografia consultata:
Ritos de muerte, 1996 (Riti di morte, Sellerio, 2002)
Día de perros, 1997 (Giorno da cani, Sellerio, 2000)
Mensajeros de la oscuridad,1999 (Messaggeri dell’oscurità, Sellerio, 2001)
Muertos de papel, 2000 (Morti di carta, Sellerio, 2002)
Serpientes en el paraíso, 2002 (Serpenti nel Paradiso, Sellerio, 2003)
Un barco cargado de arroz, 2004 (Un bastimento carico di riso, Sellerio, 2004)
Nido vacío, 2007 (Nido vuoto, Sellerio, 2007)
Mi querido asesino en serie, 2017 (Mio caro serial killer, Sellerio, 2018)
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