Nero Wolfe Investigatore privato di New York

Sopra il mucchio spiccava una trapunta rigonfia di seta nera che lui usava sempre, d’estate e d’inverno. Dal centro del tumulo la trapunta precipitava giù da tutti i lati, di modo che se si voleva vedere Wolfe in viso bisognava mettersi di lato al letto e poi curvarsi per guardare sotto quella specie di baldacchino che aveva fatto installare sopra la testiera. Anche quello era di seta nera e arrivava fino a una trentina di centimetri oltre il suo mento, penzolando piuttosto basso su tutti e tre i lati. All’interno, sopra il cuscino bianco, il suo faccione grasso riposava come una sacra immagine in un tempio.
Fer-de-lance, BEAT, 2011, pag. 72

Non che Wolfe fosse inetto, ma non aveva praticamente alcuna capacità di rimanere in equilibrio su un veicolo in movimento, e sfilargli i pantaloni mentre era sdraiato era fuori discussione, visto che pesava tra i duecentocinquanta chili e la tonnellata.
Alta cucina, La Biblioteca di Repubblica, 2004, pag.12

A quell’ora del mattino, in base alle sue ferree abitudini, avrebbe dovuto trovarsi nella serra sul tetto della sua vecchia casa di arenaria nella Trentacinquesima Strada Ovest dando ordini a Theodore per la gloria della sua celebrata collezione di orchidee e, magari, sporcandosi le mani. Alle undici, dopo essersi lavato le mani, avrebbe dovuto prendere l’ascensore per scendere nel suo studio al pianterreno, disporre il proprio corpo voluminoso nella voluminosa poltrona dietro la scrivania, farsi portare una birra da Fritz e cominciare a dare ordini ad Archie Goodwin.
L’altro testimone, Mondadori, 2001, pag.119

Wolfe usava banchi di cemento e ponteggi in angolari di ferro, con un sistema di spruzzatori inventato da Horstmann per controllare l’umidità. C’erano tre stanze principali, una per le Cattleya, le Laelia e gli ibridi, una per le Odontoglossum, le Oncidium e le Miltonia ibride, e infine la sala tropicale. Poi c’erano la stanza di invasatura, la tana di Horstmann e una stanzetta d’angolo per limpollinazione. Le sostanze nutritive, la sabbia, lo sfagno, il pacciame, la terra grassa, l’osmundina preparata con le radici di felci, il carbone di legna e i vasi di terracotta venivano conservati in una stanza priva di vetri e di riscaldamento nel sottotetto accanto alla tromba dell’ascensore.
Fer-de-lance, BEAT, 2011, pp.100-101

Dalle nove alle undici del mattino, e dalle quattro alle sei del pomeriggio, lui è soltanto “in casa”, su nella serra con le sue orchidee.
Non credo agli alibi in Buon anno con Nero Wolf, Supergiallo Mondadori, 2002, pag.6

Wolfe stava fischiettando; cioè, le sue labbra erano messe a tondo e l’aria entrava e usciva, ma non si udiva nessun suono. Amavo vederglielo fare; era una cosa che non faceva mai in presenza di altri, neppure di Fritz. Una volta mi aveva spiegato che per lui significava abbandonarsi  completamente alle sue emozioni.
Fer-de-lance, BEAT, 2011, pag.267

Presumo che sappia, dato che gliel’ho già detto, che la sfiducia e l’odio che nutro nei confronti dei veicoli in movimento si fondano in parte sulla mia convinzione che la loro apparente sottomissione al controllo umano sia solo illusoria e che essi possano, e prima o poi lo facciano, agire in base al capriccio.
La guardia al toro, Gli speciali del giallo Mondadori, 2004, pag.11

Molte cose erano accadute in quello studio, al piano terreno della vecchia casa di arenaria di Nero Wolf, nella Trentacinquesima Strada Ovest. Molte cose, dicevo, erano accadute durante gli anni in cui avevo lavorato per lui come suo fedele schiavo Venerdì, nonché Sabato, Domenica, Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì. Il posto, a sentire noi, era zeppo di esseri eccezionali. Wolfe era il migliore investigatore privato di New York; Fritz Brenner era il migliore cuoco e direttore di casa; Theodore Horstmann il migliore aiutante per coltivare orchidee e io, Archie Goodwin, il più eccelso dei tafani. Perciò, è chiaro che come posto era interessante.
Non credo agli alibi in Buon anno con Nero Wolf, Supergiallo Mondadori, 2002, pag.8

Autore: REX STOUT

Nato a Noblesville, Indiana. nel 1886, dopo le molte letture nella biblioteca familiare e gli studi secondari, svolge diversi impieghi prima di pubblicare nel 1912 i primi racconti in riviste newyorkesi, incontrando poi con il genere mystery un grande successo di pubblico. Nel 1934 debutta con la serie del detective privato Nero Wolfe, al quale dedica una trentina di romanzi e dodici raccolte di racconti. Pubblica numerosi altri romanzi polizieschi, con protagonista  una donna detective, Tecumseh Fox o senza protagonisti fissi. Muore il 27 ottobre 1975, a pochi mesi dalla pubblicazione dell’ultima avventura di Nero Wolfe.

Bibliografia consultata:

Fer de Lance, 1934 (La traccia del serpente, Mondadori, 2002)

Fer-de-lance, 1934 (Fer-de-lance, BEAT, 2011)

Too Many Cooks, 1938 (Alta cucina. La Biblioteca di Repubblica 2004)

Some Buried  Caesar, 1938 ( La guardia al toro in Vacanza con l’assassino, Mondadori, 2004)

Bullet for One, 1948 ( Non credo agli alibi in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

The Gun with the Wings, 1949 ( Nella gola del morto in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Disguise for Murder, 1950 (Mascherato per uccidere in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Nelle migliori famiglie 1950

The Zero Clue, 1953 (Nero Wolfe da due + due in L’ultimo rebus Storie di enigmi pericolosi Mondadori 1997)

Nero Wolfe fa la spia 1954

The Next Witness, 1955 (L’altro testimone in I tredici maestri del giallo, Mondadori, 2001)

Fourth of July Picnic, 1956 (Il picnic del 4 luglio in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Easter Parade, 1956 ( Sfilata di Pasqua in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Murder is No Joke, 1957, (Il segreto della signorina Voss in Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Christmas Party, 1957 (Festa di Natale in Delitti di Natale, Editori Riuniti, 1995)

Christmas Party, 1957 (Natale di morte in  Buon Anno con Nero Wolfe, Mondadori,  2002)

Plot It Yourself, 1959 (Nero Wolfe, discolpati, Mondadori, 2003)

Prisoner’s Base, 1961 (I quattro cantoni, Club degli Editori, 1975)

The Final Deduction, 1961 (Nero Wolfe la paga cara Mondadori, 2003)

The Final Deduction, 1961 (Nero Wolfe la paga cara Club degli Editori, 1975)

Too Many Clients, 1961 (Troppi clienti, Club degli Editori, 1975)

Death od a Dude,1969 (Nero Wolfe e il caso dei mirtilli in Delitti in vacanza, Mondadori, 2001)

The father hunt, 1968 (Nero Wolf e una figlia in cerca di padre, Mondadori, 1969)

Prisoner’s Base (I quattro cantoni Troppi clienti Nero Wolfe la paga cara, Club degli Editori, 1975)

Too Many Clients (I quattro cantoni Troppi clienti Nero Wolfe la paga cara, Club degli Editori, 1975)

The final Deduction (I quattro cantoni Troppi clienti Nero Wolfe la paga cara, Club degli Editori, 1975)

Nero Wolfe apre la porta al delitto 1975

 

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